SONDAGGIO SMSR-VEDAG-OMCT

Elezioni Federali 2019

 

Le opinioni di 57 candidati ticinesi sulla sanità e i suoi costi

La scorsa estate, le Associazioni mantello degli Ordini dei Medici cantonali OMCT, SMSR (Società Medica della Svizzera Romanda) e VEDAG (Associazione delle Società Mediche Svizzere Tedesche), hanno sottoposto ai candidati alle Elezioni Federali un sondaggio online, offrendogli l’occasione di pronunciarsi su differenti problematiche legate al tema della sanità e dei suoi costi. Ben 331 candidati di tutti i cantoni e di tutti i partiti hanno accettato la sfida.

Il tasso di risposta in Ticino è stato più che soddisfacente. Infatti, ben 57 su 150 candidati hanno risposto al questionario, che porta il Ticino al tasso di risposta al 38% secondo solo al Canton Vaud.

 

Cosa emerge dal sondaggio a livello svizzero?

Sulla base delle risposte al sondaggio, OMC, SMSR e VEDAG hanno individuato, a livello nazionale le seguenti tendenze generali per la prossima legislatura:

  • La stragrande maggioranza dei partecipanti (94%) desiderano migliorare o almeno mantenere l’attuale qualità del sistema sanitario svizzero. La maggioranza dei candidati, tanto a destra quanto a sinistra auspicano miglioramenti mirati all’accessibilità all’offerta medica.
     
  • Solo una minoranza di candidati, destra compresa, la scorsa estate si è pronunciata per ridurre significativamente i costi sanitari o congelarli al livello attuale. L’unico scenario capace di mettere d’accordo la maggioranza nei prossimi anni sembra essere un aumento moderato dei costi, inferiore alla crescita del PIL.
     
  • A destra come a sinistra, una netta maggioranza dei candidati pensano che sia inaccettabile a lungo termine che i premi di cassa malati continuino ad aumentare in maniera superiore ai costi della salute, provocando come corollario la crescita delle riserve a disposizione delle casse malati a detrimento delle economie familiari. La maggior parte dei candidati caldeggia una diminuzione dei premi a titolo di compensazione nel 2020, oltre a una partecipazione dei cantoni alle prestazioni, come conseguenza del trasferimento delle stesse sul piano «ambulatoriale».
     
  • Per frenare l'aumento dei costi, la maggioranza dei futuri parlamentari giudica utili le seguenti misure: maggiore sostegno alla prevenzione e all'informazione; incoraggiamento alla smarter medicine “non sempre fare di più, significa fare meglio”; riduzione degli oneri amministrativi per i medici (ospedali e studi medici); ottimizzazione dei costi attraverso la riduzione delle prerogative cantonali.

 

(Risposte dei singoli candidati a fine presentazione)

 

 

E per il Ticino?

Se guardiamo nel dettaglio al Canton Ticino, troviamo confermate le suddette tendenze. In particolare, oltre il 21% degli intervistati ritiene l’attuale qualità dell’offerta medico-sanitaria buona e del tutto adeguata, mentre il 65% degli intervistati, ritiene la qualità buona ma passibile di miglioramento, dato che ne abbiamo i mezzi.

Per quanto riguarda l’obiettivo da raggiungere in campo sanitario, abbiamo notato con interesse come sui 57 candidati, solo 17 ritengano che esso sia una sensibile riduzione della spesa sanitaria, mentre 13 vorrebbero congelare i costi al livello attuale e circa 1 candidato su 5 opti piuttosto per privilegiare la qualità e l’universalità di accesso alle cure, costi quello che costi.

In merito alla sproporzione tra crescita dei premi e crescita dei costi, nel nostro Cantone si registra quasi un plebiscito: su 57 intervistati 50 hanno risposto che essa non è ulteriormente tollerabile, mentre dei rimanenti, 6 hanno preferito non pronunciarsi e solo 1 è favorevole a questa tendenza.

Allo stesso modo, quasi l’80% degli interpellati è favorevole a un blocco dei premi (al momento della chiusura del sondaggio, i premi per l’anno prossimo non erano ancora stati annunciati) come compensazione dei premi versati in eccesso negli ultimi anni.

Anche in Ticino, le misure preferite dai politici per contenere la spesa sanitaria sono l’informazione e la prevenzione, la smarter medicine che previene la sovra-medicalizzazione e un contingentamento dei medici ammessi a esercitare.

Poco popolari invece riduzione del catalogo delle cure rimborsabili dalla LAMal, aumento delle franchigie e maggiore partecipazione diretta ai costi, finanziamento unitario, budget globale e diminuzione della remunerazione dei prestatori di servizi.

Abbiamo infine notato come su tematiche più tecniche, come il finanziamento unitario delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie o una riforma della LAMal, che tenga conto di fattori più complessi quali pensioni e interruzioni del lavoro, il numero degli indecisi si avvicini o superi il 20%.

Ricordiamo che l’Ordine dei Medici si è sempre messo a disposizione dei politici per condividere le proprie competenze e conoscenze sugli aspetti più tecnici della sanità ed aperto a discutere costruttivamente con loro per aiutarli a definire soluzioni concrete per i futuri sviluppi della nostra sanità. Un tema che ci sta a cuore.

Un sentito ringraziamento ai candidati ticinesi che hanno risposto all’inchiesta OMCT-SMSR-VEDAG:

Albertini Giovanni, Baratti Diego, Bassi Raide, Bottinelli Jessica, Caggia Federica, Calebasso Laura, Carobbio Guscetti Marina, Cavadini Fabiano, Cavallini Grazia, Chiesa Marco, Cotti Giuseppe, David Clarissa, David Mattea, Della Bruna Damiano, Demaria Yannick, Farinelli Alex, Filipponi Marisa, Franc Erika, Gaiani Nadir, Gysin Greta, Imelli Stefano, Kopkin Idil, Lepori Carlo, Marchesi Piero, Martinel Jennifer, Merlini Giovanni, Merlo Tamara, Mobiglia Massimo, Mossi Nembrini Maura, Oleggini Damiano, Orelli Vassere Chiara, Orlandi Simone, Pagani Olivia, Pamini Paolo, Pastor Gabriel, Pellegrini Edo, Petralli Giulia, Pfyffer Michela, Pinoja Daniele, Profeta Marco, Ranzi-Antognoli Marilena, Rappi Stefano, Romano Marco, Savary-Borioli Beppe, Schlunke Caroline, Scoglio Marco, Simão Ograbek Kevin, Steiger Stefano, Storelli Santiago, Strazzini Manuele, Tognina Ada, Valenzano Rossi Karin, Valsangiacomo Leonardo, Vicenzi Rocco, Zanini Barzaghi Cristina, Zeier Ivana.

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