Analisi dello storico dei bilanci di esercizio
di Bruno Cereghetti
Abstract
La trasparenza contabile nel settore dell’assicurazione malattie è insufficiente. Lo studio è finalizzato a far luce sul bilancio dei primi 17 anni della LAMal (1996-2012), operando sulle grandi cifre e considerando tutto il periodo nel suo insieme. Ritenuto che nella LAMal non è consentito di conseguire utili, il bilancio d’esercizio del periodo deve tendere al pareggio. Lo studio dimostra che questo obiettivo è raggiunto se si considera dato nazionale, inteso come somma dei bilanci singoli dei Cantoni. Ma ciò con un pesante squilibrio a livello dei singoli Cantoni. Tre Cantoni sorreggono il bilancio storico sul piano nazionale (GE, VD, TI), mentre in 18 Cantoni si registra un dato negativo, tra cui 5 (AR, UR, GL, OW, NW) in modo molto pesante.
I processi matematici si fondano sui dati pubblicati nella Statistica federale dell’assicurazione malattie, che tuttavia sono incompleti per i singoli Cantoni. Quelli mancati - e segnatamente i risultati d’esercizio annuali nei singoli Cantoni, e quindi il loro contributo, positivo o negativo, alla costituzione delle riserve – sono stati ricostruiti a partire dalle trasposizioni delle risultanze nazionali.
Si tratta di un procedimento indiziario, che tuttavia porta a linee di tendenza scientificamente sostenibili.
Inoltre per la prima volta viene indagato, sul piano nazionale, il trasferimento di riserve da
un Cantone all’altro, operato dagli assicuratori malattie nell’ottica di mascherare gli squilibri
di fatto. I Cantoni a cui sono stati sottratti importi di riserve sono 6, tra cui anche il Ticino.
Il quadro che emana dall’analisi di dettaglio del periodo 1996-2012 di vigenza della LAMal,
sotto il profilo dell’equità nella formazione dei premi, è tutt’altro che edificante.
L’appello all’Autorità federale è volto alla pubblicazione dello storico dei risultati di esercizio nei singoli Cantoni. Questo parametro permetterebbe di leggere la realtà degli scompensi intervenuti e che oggi gli assicuratori, ma anche l’Autorità federale, tentano, in modo a volte assai goffo e azzardato, di nascondere.
URGENZE PICCHETTO MEDICO
091 800 18 28